Mulini

Colore maglia: Verde
Capo Rione: Fabio Cozzi
Vice: Emilio Pozzi

Il quartiere ha origini antichissime. Gli insediamenti della cosiddetta Civiltà di Golasecca, di cui si sono trovati reperti proprio in questa zona, si svilupparono sin dal 9° secolo avanti Cristo, per estendersi successivamente sulle alture lungo il fiume, fino all’area dietro il cimitero di Sesto. Quindi si può ben dire che Sesto nasce al quartiere Mulini.

Numerosi mulini per la macina delle granaglie sorsero lungo i piccoli corsi d’acqua della nostra zona, documentati già nel tardo medioevo, ma sicuramente operanti molto prima in tutta Sesto. I corsi d’acqua della Lenza e del Riale, opportunamente incanalati in“rogge molinare” arrivarono ad alimentare fino a 18 macine. Nel nostro rione, esisteva un agglomerato di mulini, lungo la roggia detta “dei molini”, in prossimità della cosiddetta “Ca’ Gialda”. I più macinavano granaglie, ma nel XIX secolo fu allestita una grossa segheria che sfruttava l’ultimo tratto della roggia (il complesso fu chiamato “La Resiga”), e successivamente un altro mulino fu adibito alla macina dei ciottoli di fiume per estrarne quarzo per uso industriale. In passato erano attivi sul fiume anche mulini galleggianti sull’acqua, ancorati a grossi macigni, che sfruttavano la corrente del fiume. La concentrazione di questi mulini era tanto caratterizzante la zona, da dare il nome al quartiere.

La vita del quartiere da sempre è dipendente dall’acqua. Gli abitanti hanno ereditato un incondizionato amore per il fiume. Sono pronti a far valere la propria tradizione di vogatori sui “dragon boats” nel nostro bellissimo e folkloristico Palio.

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